Mio piccolo contributo per riportare in auge Orvieto come CIttà degli Studi.
Ovviamente a costo ZERO per le casse comunali, garantendo un reddito costante al Centro Studi, risparmiando l’onta ai professionisti orvietani di doversi appoggiare a strutture esterne, con la possibilità d’intercettare le formule di cofinanziamento Erasmus+ e di centralizzare in città le iniziative come quella delle Camere Penali interdistrettuali.
Scusate se è poco.
Il Centro Studi della Città di Orvieto è da tempo in difficoltà economica e gestionale.
Non staremo qui, oggi, a ripercorrere le alterne vicende che hanno portato questa struttura, una Fondazione di Partecipazione voluta dal nostro Comune, alla situazione attuale. Ci interessa, come sempre, intanto cercare di mettere in sicurezza il bene, i lavoratori e l’indotto e per farlo, da forza di minoranza quale siamo, proponiamo, argomentandole, soluzioni e descriviamo sommariamente i mezzi per raggiungerle; non siamo noi che possiamo dire ai dirigenti del Comune e delle partecipate come operare, ne possiamo stabilire la direzione operativa che è della giunta. Noi facciamo la proposta politica ed in questo caso la includiamo in un atto d’indirizzo raccomandandone la presa in carico da parte dell’Amministrazione, se avremo il beneplacito della maggior parte dei consiglieri.
«Le fondazioni che hanno successo, che cioè producono un buon servizio alla collettività nel rispetto delle intenzioni…
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