Gianni Rodari fu forse il più famoso scrittore per l’infanzia d’Italia ed i suoi testi sono tutt’oggi riconosciuti di valore assoluto. Ad Orvieto nel 1987, su iniziativa della vedova Rodari, dei suoi eredi e del Comune, fu fondato il Centro Studi a lui dedicato; centro che ha lavorato ininterrottamente, diventando un punto di riferimento internazionale e promuovendo il Premio alla Fantasia, fino a quando pochi anni fa quando è stato “dimenticato” ed è finito in naftalina fino al 14 giugno scorso. Ora invece rinasce.
Grazie anche all’impegno di mia moglie Lucia Vergaglia il rinnovato progetto del Centro Studi Gianni Rodari finalmente riparte e, perbacco, addirittura con lei votata all’unanimità nel CdA (Consiglio di Amministrazione) ed con un’agenda di progetti ed idee da realizzare assieme agli eredi Rodari, al Sindaco ed alla collega Flavia Timperi.
Da marito e “compagno d’avventura” porgo pubblicamente i migliori auguri a Lucia per l’incarico e faccio tanto di cappello.
Sul territorio di Orvieto in molti mi conoscono come promotore d’iniziative per l’ambiente, tra cui quelle per mandare ad esaurimento la discarica di “Le Crete”, oltre ad esser un fautore dell’economia circolare di cui fa parte la cosiddetta strategia #RifiutiZero, pertanto deve essere suonata strana la mia autosospensione personale dal “Coordinamento Regionale Umbria Rifiuti Zero” dopo la lettera dal contenuto generico e, nel caso specifico, solo parzialmente condivisibile mandata, senza consultarci, dal direttivo in occasione della marcia di #SaveOrvieto.
Al di la dall’invio dall’alto di una lettera non condivisa con chi agisce sul territorio, una formula a mio avviso estremamente sgarbata, fatto che è in contrario con la parola stessa “coordinamento” a me ha infastidito la sostanza. Ecco io credo che il CRURZ sia caduto in un’imboscata quando si è sbilanciato a proporre la soluzione di impianti per il recupero ed il riciclo proprio mentre marciavamo tutti contro l’espansione della discarica. Purtroppo può succedere, tuttavia intanto si deve continuare a cercare risolvere definitivamente il problema, con coscienza e corretta informazione, non limitandosi a fare dottrina o parlare dei massimi sistemi.
Il territorio di Orvieto ha già dato, la discarica si può e si deve chiudere.
Il punto è che questi pochi mesi avvicinano “Le Crete” al punto di non ritorno nel quale il secondo calanco, l’imbuto grande della discarica, e, stanti anche le parole delle procure, del direttore dell’Arpa, lo statuto dell’Auri (al quale ho personalmente sostenuto, anche col sostegno del M5S, ed ho potuto portare un mio contributo serio orientato alla strategia #RifiutiZero) non è necessario inventarci fantasiose alternative ed è più che lecito puntare direttamente alla chiusura, e successiva bonifica, dell’impianto orvietano. Le emergenze paventate da assessori locali e regionali, in caso di mancata espansione della discarica, sono propaganda interessata.
Personalmente e con il gruppo locale l’impegno per il superamento della discarica e per le altre criticità ambientali non solo continua ma si fa più vivo e pressante e se, personalmente, devo scegliere tra tacere per le decisioni prese a Perugia o a Roma che parlano di mettere sulla discarica di Orvieto nuovi impianti di riciclo, siano pure moderne “fabbriche di materia”, piuttosto che pacificamente farmi promotore dell’opposizione a nuovi insediamenti a “Le Crete” che impediranno l’esaurimento della discarica io scelgo la seconda ipotesi, senza dubbio. Del resto la prima regola di #rifiutizero è chiara: bisogna ridurre la produzione a monte.
10-11-12 Giugno 2016 parteciperò a San Marco di Castellabate in occasione del premio “Andrea Cafiero” agli incontri sugli sviluppi del Diritto UE dell’Ambiente in relazione a Conferenza di Parigi ed al ruolo dell’Unione Europea.
E’ una tre giorni di approfondimento di alto profilo organizzata dall’avvocatura e da diverse università e, francamente, credo di essere uno dei pochi portavoce di comitati per l’ambiente presenti tra giuristi, studiosi e politici. Passo necessario dato lo stallo della situazione di lotta per la bonifica dei territori e contro l’allargamento della discarica. Soprattutto giudicando lo scarsissimo contributo di quell’ambientalismo istituzionalizzato presente sul territorio orvietano. Continua a leggere “Incontri sul Diritto dell’Ambiente nell’Unione Europea”→
Oggi non si lavora, le bimbe sono rimate con noi, le scuole erano chiuse per colpa dell’ennesimo sisma nella fascia termica tra Castel Giorgio ed Acquapendente. Solidarietà del M5S alle popolazioni e subito la richiesta d’intervento in Regione ai portavoce Liberati e Carbonari per verificare gli atti del Geotermico sperimentale che stanno per installare se sono compatibili visto il nuovo terremoto, e lo sciame sismico del 2014, che cozza con la declassificazione che già criticavo nel 2012. Dalla loro grandi studi tecnici e scienziati di fama e dalla mia l’esperienza di campo da studente di geologia prima, da uomo di cantiere in zona vulcanica poi ed il fare staff nei campi di ricerca geopaleontologica oltre al fatto che il tempo è galantuomo e da ragione a chi ha ragione, ed è un male perchè preferivo sbagliarmi e che avessero ragione loro e non ci fossero rischi per cose e persone.
Pranzo fuori e rientro alle 15 perchè c’è il doveroso sostegno al centro commerciale naturale che finalmente si sta concretizzando, incontri con i tecnici ed approfondimenti. Un’associazione spinge per mettersi in prima linea, di traverso si metterà il Comune che proporrà il suo progetto nel QSV, forse posso mediare, forse, il rischio è che saltino finanziamenti a trenta aziende. Rientro, il tempo di accorgerci che va effettuata una smentita sulla solita balla messa in giro ad arte per danneggiare qualcuno di noi e mi do il cambio con Lucia, che corre in I Commissione a gestire la questione Cassa di Risparmio di Orvieto con le parole d’ordine trasparenza e tutela di cittadini ed imprese. Tocca fare pure questo e per fortuna che saremmo noi i dilettanti allo sbaraglio. Poi affrontare la questione Protezione Civile ed impegno presso la regione per sostenere l’azione di Orvieto capofila. La aspetto da un momento all’altro con le pizze che stasera devo scendere che c’è la costituente di Orvieto Ludica che, a gratis, sta facendo partecipare ad attività ludiche di livello cittadini tra i 6 ed i 65 anni, una forma d’intrattenimento educativo per i più piccini e stimolante per i neuroni di noi più avanti con gli anni.
PS
Sarebbe anche un anniversario tra me e mia moglie, troveremo qualche minuto stasera sul tardi.