Note sull’usabilità e l’appeal delle interfacce tra persone e tecnologie, tra software e chi ci lavora. Oggi si parla di ⤵️
Mobile design per manager
Ci credereste? Una delle cose che mi ha avvicinato di più al digitale è il suo essere analogico e quindi già visivamente promettere il risultato che avrebbe dato. Nel mio caso permettermi di programmare le funzioni di elaborazione delle risposte di un computer.
Il design, il frontend e le interfacce hanno un ruolo funzionale e profondo.
Nel corso degli anni ho approfondito la programmazione pura, le tecnologie di rete, la sicurezza informatica, la gestione dei database e persino l’hardware ma non ho mai abbandonato lo studio ed il design della user experience, delle interfacce utente.

Purtroppo l’Interaction Design (IxD), lo User Interface Design (Ux), la User Experience Design (Ux) e l’Information Architecture (IA) come quella dell’intelligenza artificiale) sono discipline che richiedono un insieme di competenze molto specifiche per essere praticate con successo.
Occorre un bagaglio culturale, studio, pratica, la scelta di stili e regole così come in architettura, la competenza nell’uso degli strumenti così come in tipografia, la visione del risultato così come in editoria e la pazienza del fare testing così come in programmazione.

Insomma per capirne più di qualcosa ed essere in grado quanto meno di seguire il lavoro dei professionisti non basta la buona volontà od un talento per la grafica ma bisogna averci impegnato il giusto tempo.
Per andare oltre il livello base occorre unire pratica lavorativa e formazione specialistica, esercizio e confronto. Un buon design dell’esperienza utente, che coniughi funzionalità ed estetica e risponda alle aspettative non è semplice applicazioni di regole che pur si devono conoscere.
Vedete per scoprire esattamente ciò di cui gli utenti possono davvero aver bisogno dal sito web, applicazione o dispositivo è necessario scoprire dove concentrare gli sforzi del design per avere il maggiore impatto. E’ un lavoro, ha i suoi tempi ed ha bisogno di impegno.
Questo se ci si vuole distinguere in modo positivo, rafforzare la propria reputazione ed il proprio brand, e se si vuole occupare una nicchia di mercato non ancora specificamente piantonata.
Silvio Torre:

Member of European Commission’s National Interoperability Framework Observatory, and contributor to Semantic Interoperability Community, committed to develops solutions to help European public administrations perform seamless and meaningful cross-border and cross-domain data exchanges.