Il Moloch Bootstrap

Moloch è una entità sovrannaturale presente nella maggior parte delle antiche religioni mediorientali. Si trattava di una divinità potente, di quelle titaniche e con corna taurine, a cui venivano tributati sacrifici umani.

L’immagine è ovviamente molto suggestiva: la grande entità che esige grandi sacrifici.

Il Framework Bootstrap è un Moloch, una adoratissima divinità del mondo dello sviluppo frontend, chiamata in causa anche per realizzare il più elementare dei design od implementare la più semplice delle funzionalità.

Lo trovate ormai ovunque. Un successo dovuto alla facilità d’utilizzo ed alla rapidità a favore del team UI orientato a prodotti dal look&feel in qualche modo standardizzati. Intendiamoci: non c’è niente di male nell’utilizzare framework o riutilizzare componenti standard, il problema è che per farlo in questo modo, per usare una sola caratteristica, spesso succede che vedi queste interfacce costruite in modo che si portan dietro intere vagonate di roba e dipendenze varie. Un Moloch, appunto, ed a scapito dell’efficenza in termini di volumi e risorse impegnate, della manutenibillità del codice ed anche, vale la pena ricordarlo, del design e quindi della User Experience.

Non credete?


Silvio Torre:

NiFo

Member of European Commission’s National Interoperability Framework Observatory, and contributor to Semantic Interoperability Community, committed to develops solutions to help European public administrations perform seamless and meaningful cross-border and cross-domain data exchanges.

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