– Resilienza e buone pratiche antispreco sui riscaldamenti (parte 2 di 10) –
Controllare la temperatura degli ambienti.
Scaldare troppo la casa fa male alla salute e alle tasche: la normativa consente una temperatura fino a 22 gradi, ma 19 gradi sono più che sufficienti a garantire il comfort necessario in presenza di adeguata umidità. Inoltre, per ogni grado abbassato si risparmia dal 5 al 10% sui consumi di combustibile. La resilienza è anche risparmio quindi partiamo da qui.
A proposito dell’umidità è raccomandabile continuare ad usare i classici diffusori in ceramica per evitare che l’aria si dissecchi causando a sua volta riducendo la sensazione di confort, quel benessere termoigrometrico la condizione mentale che esprime soddisfazione nei confronti dell’ambiente termico.
Nel sistema di termoregolazione corporea infatti i recettori termici sono dei veri e propri sensori che reagiscono sia alle basse, sia alle alte temperature secondo meccanismi differenti; i recettori sono terminazioni nervose che inviano segnali alla regione del cervello responsabile della termoregolazione, chiamata ipotalamo che influenza la risposta organica sia in termini vasomotori che comportamentali aumentando o meno la sensazione di confort o fastidio od addirittura intervenendo con i brividi di freddo atti a far produrre calore ai muscoli o la sudorazione per rispondere al troppo caldo. Continua a leggere “Resilienza: buone pratiche antispreco sui riscaldamenti 2/10”