Innalzare la postura difensiva in relazione alla situazione ucraina

Stamane il CSIRT, cioè il dipartimento di Computer Security Incident Response dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale (ACN), ha diramato un bollettino in cui prescrive regole e metodi per l’innalzamento delle misure di prevenzione e monitoraggio, in relazione alla crisi ucraina.

L’ACN è Autorità nazionale per la cybersicurezza, coordina i soggetti pubblici , promuove la realizzazione di azioni comuni volte a garantire la sicurezza e la resilienza cibernetica necessarie allo sviluppo digitale del Paese e persegue il conseguimento dell’autonomia strategica nazionale ed europea nel settore del digitale, in sinergia con il sistema produttivo nazionale, nonché attraverso il coinvolgimento del mondo dell’università e della ricerca.

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Open data ed informazione

Il sistema di elaborazione grafica della John’s Hopkins university è uno dei più usati da istituzioni ed informazione per descrivere l’andamento della pandemia del covid-19.

Questa non è, naturalmente, l’unica mappa o sistema di elaborazione infografica basato sugli Open data legati a questa diffusione pandemica tuttavia ha acquisito una grande autorevolezza. Superiore a quella dei blasonati concorrenti come l’elaborazione effettuata da Microsoft sulla propria piattaforma Here e sulle varie iniziative basate su ArcGis, questo nonostante la grande disponibilità di esperti di sistemi informativi territoriali, quelli che si chiamano gis appunto, presenti nella nostra nazione.

A mio avviso un caso particolare può essere rappresentato dall’assenza dell’Istat che pure è dotata di un dipartimento che si occupa di sistemi informativi territoriali con rappresentazione in forma di mappe, Gistat, è di un notevole professionismo. Potrebbe non essere un investimento sbagliato lo sviluppo di uno spin-off che assieme con aziende ed università possa competere in questo campo con le più importanti realtà internazionali e rappresentare una fonte primaria ed affidabile per l’informazione italiana ed internazionale anche sulle dinamiche a più rapida evoluzione, come sta accadendo con il covid 19. Ne ho scritto al ministro per l’innovazione, Paola Pisano, segnalando questa opportunità anzi questa che potrebbe essere una iniziativa di livello strategico.

Covid 19 contact tracing certification

Tra le iniziative nazionali e quelle internazionali nel mondo post pandemia da Covid-19 senza dubbio saranno necessarie skill trasversali per lo sviluppo delle applicazioni diffuse di telemedicina, e-citizenship ed e-health, sia nei contesti dei sistemi sanitari strettamente territoriali che in quelli nazionali ed internazionali.

Per lo sviluppo in questi ambiti occorreranno infatti non solo le qualità tecniche e di project management ma anche un elevato livello etico, la conoscenza rigorosa delle normative sulla privacy e sulla protezione dei dati, a cominciare dal GDPR, oltre alla volontà ed alla dimostrata capacità di poter acquisire le necessarie competenze trasversali per abbracciare la complessità di tali compiti.

COVID-19 Contact Tracing by Johns Hopkins University GWKKX2VXL4QUPersonalmente questo percorso di upskilling certificato [Covid 19 Contact Tracing] ho potuto realizzarlo anche attraverso l’iniziativa di formazione della dott.ssa Emily Gurley, che ringrazio ancora. La dott.ssa Gurley è una epidemiologa della John’s Hopkins University, università USA famosa qui in Italia per i suoi report su cui si basavano le grafiche dei nostri telegiornali nei mesi scorsi ed ancora oggi, che è l’ente di riferimento per questo tipo di certificazioni.

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È in corso la valutazione delle proposte partecipative per Italia 2025

Come molti colleghi partecipo volentieri ad “Italia 2025”, la strategia per l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione realizzata dal Ministro per l’innovazione e la trasformazione digitale, ed attualmente siamo del momento di valutazione delle proposte.

La strategia di innovazione  di Italia 2025 è articolata in tre “sfide” principali: la digitalizzazione della società, l’innovazione del Paese e lo sviluppo sostenibile e etico della società nel suo complesso; e siamo tutti coscienti che le scelte che verranno fatte adesso dovranno anche essere anticipate rispetto agli orizzonti temporali che ci si era originariamente dati. Ed è un cambiamento che accogliamo con entusiasmo e con la consapevolezza che non si potrà cambiare in corso d’opera e che pertanto queste scelte dovranno essere il più largamente condivise ed essere analizzate ed asseverate dallo staff della ministra Pisano.

Ingannare il tempo

In questo periodo di stop dovuto alla pandemia covid-19 c’è stato il boom del consumo di banda per l’intrattenimento videoludico. È un dato di fatto che la tecnologia faccia parte ormai integrante dei modi con cui ingannare il tempo, non solo produttività quindi ma anche distrazione.

In questa elegante infografica di John Atkinson l’evoluzione di questa propensione umana negli ultimi 50 anni: una timeline sul tempo perso dagli anni sessanta in poi.

Resistere

Sulla mia scrivania stamattina c’è l’albo speciale de La Repubblica Robinson nei quali alcuni importanti disegnatori italiani hanno voluto pubblicare loro manifesti sulla pandemia di covid-19 in atto. Il titolo è eloquente: Resistere. E secondo me è perfettamente adatto alla attuale situazione.

Molti dei disegnatori, degli artisti, in questa raccolta li ho conosciuti nel corso degli anni nei quali mi sono occupato per l’organizzazione delle manifestazioni dedicate al fumetto ed all’immaginario collettivo tra gli anni novanta e la prima decade del 2000. In questo sono molto fortunato avendo potuto farlo in tempi in cui c’era maggior libertà di sorridere ed uno sguardo al futuro nel quale le nubi non sembravano così tante e neanche così cupe.