Take it slow

Ad Orvieto è partita L’avventura della nuova sede di cittaslow con appuntamenti, incontri e tanti approfondimenti sulle tematiche della vivere bene e sano, sui rapporti con paesi lontani e sull’utilizzo dei fondi europei.

Essere la città ospitante di questo tipo di iniziative è molto bello e, diciamolo, rende anche un bel po’ orgogliosi.

GUERNICA

– GUERNICA –

Guernica non è solo il nome dell’opera più nota di Picasso ma soprattutto è il nome della città bombardata a tappeto da tedeschi ed italiani nel 1937 nel tentativo (riuscito) di rovesciare la seconda repubblica spagnola appoggiando quella che sarebbe diventata la dittatura di Franco (terminata nel 1975 col passaggio alla…  monarchia).

Fu proprio l’evento del bombardamento e quello che ne segui ad ispirare l’autore che ne immortalò gli archetipi, su tutti la madre che stringe il bimbo morto che urla disperata.
Ci si rivede tutto questo venticinquennio di missili, droni ed aerei bombardieri in medioriente e, nel vicino Mediterraneo, dal Libano alla Libia.
Meno di tre anni dopo dall’esposizione universale di Parigi dove l’opera fu presentata, in un quadro internazionale di crisi e sanzioni economiche in continua escalation, scoppiò per nulla inattesa la seconda guerra mondiale.

Ci sono naturalmente grandi differenze: allora non c’erano ancora i sistemi d’arma autonomi, i virus informatici in grado di controllare le dighe e le centrali nucleari, e neppure le armi atomiche nelle mani di paesi che superpotenze non sono.

Ad Orvieto ci vanno i Napoletani belli (tranne me)

Nelle magnifiche serate di Orvieto 4 Ever ti puoi imbattere in tanti napoletani DOC come la bellissima Serena Autieri e Davide Torre, che è anche uno dei volti cordiali del commercio cittadino. Da partenopeo la cosa mi fa davvero piacere.