La città incantata

— LA CITTA’ INCANTATA —

Stasera c’è un evento bellissimo, e si svolge in un luogo incantevole quasi quanto la città di Orvieto dove vivo. Il luogo è Bagnoregio con la sua Civita che per questi tre giorni è “La città incantata” ed ospita un raduno internazionale dedicato al fumetto.

«Detto tra noi mi sono chiesto altre volte come mai la promettente Orvieto Comics non venisse sostenuta dagli enti come invece ad un pochissimi chilometri accade con Civita e Bagnoregio.  Però stiamo parlando dello stesso Comune che ha rigettato la proposta di cittadinanza onoraria a Guccini pur organizzando il Folk Festival quindi agli sbagli ed all’inconcludenza dovremmo essere abituati. Altrimenti davvero non si spiega come mai non si sia promosso niente di simile, di livello elevato e con profilo da festival nazionale od internazionale in un centro che non manca di potenzialità od appeal.  Parlando come organizzatore del #Fumettour, ed avendo vissuto localmente anche l’esperienza dell’Orvieto Comics di Marco Cannavò, non dubito che le potenzialità di condurre un evento incentrato sull’arte e sul fumetto possa portare pubblico ed operatori del settore ad Orvieto e che possa lasciare soddisfatti organizzatori e partecipanti. La sensazione che mi porto dietro però è quella che gli interlocutori istituzionali è come se avessero le mani legate e che questo rallenti i lavori e riduca le percentuali di successo degli eventi.»

Fumetti e terremoto

A Parigi, che non è la Francia, non c’è mai un un sisma del 4 grado o più. Non ne sanno niente.
Magari da Parigi, che non è la Francia, ci dicono “perchè costruite in zona sismica?” senza forse capire che tutta l’Italia è sismica. Quelli che fanno così dalla saranno ignoranti? Superficiali? Razzisti? Malvagi?
Non lo so, ma a Parigi, che non è la Francia, pare succeda.
In certi quartieri fighetti di Parigi, che non è la Francia, lavora la redazione di CharlieHebdò, settimanale satirico, che scordandosi cosa è la satira ha preso in giro i morti italiani dei terremoti di Amatrice usando i peggio stereotipi che in Francia, non solo a Parigi, si usano con gli italiani: Macaronì e Mafia.
L’ambasciata di Francia, che parla per la Francia ha preso le distanze dai vignettisti satirici che aggredivano le vittime con fare razzista. Altri vignettisti e fumettisti invece hanno messo a disposizione la loro arte per sostenere le vittime.

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Lui è Leiji ed ha inventato i fumetti di Capitan Harlock.
È giapponese.
Sa cosa siano i terremoti.
Quelli brutti.
Quelli che radono al suolo.
Lui ha vinto.

Aste e contributi, feste a tema in mezzo mondo, persino in Francia che i terremoti per loro fortuna non sono costretti a subirli.
Ancora una volta però il nostro paese ha avuto una tentazione provinciale in salsa social-culturale. E’ successo infatti che gli intellettuali nostrani, non tutti, in ordine sparso invece hanno istituito la classica difesa di comitato.
Incredibile.
Qui, nell’Italia sismica, coloro che ci vivono fanno i radicalchic che JesuisCharlie pure quando fa gli sfottò razzisti stile “Vesuvio lavali col fuoco” contro i poveracci invece che fare satira contro il potente di turno e non c’è chi ammetta quando sia grande lo sbaglio?
Che figura.
Auguro loro di poter vivere qualche tempo in quella parte di  Francia dove saranno ben riconoscibili Mafia e Macaronì.

Update:
Intanto qui ad Orvieto continuano gli eventi a sostegno. Venite a trovarci Domenica 4 Settembre a Piazza Monaldeschi dalle 20 in poi.