Resilienza: buone pratiche antispreco sui riscaldamenti 8/10
Evitare ostacoli e perdite di calore.
Potrà sembrare ovvio ma usare i radiatori come asciuga biancheria disperde calore ed è fonte di sprechi. Vale infatti la pena di ricordare che non è la temperatura ad asciugare quanto il vento e lo spostamento d’aria, i panni sovrapposti non asciugano perchè l’evaporazione in condizioni di umidità relativa molto elevata (la cappa di umido) avviene con maggiore difficoltà pur drenando efficacia ai radiatori del riscaldamento.
Anche collocare tende o mobili davanti ai termosifoni non è una grande idea siccome, come abbiamo visto qualche puntata fa, ostacolano l’irraggiamento del calore deviandolo verso i muri che, nelle tipiche abitazioni italiane, sono fortemente termo assorbenti e dotati di intercapedini atte a far defluire rapidamente il calore.
Tra le perdite di calore evitabili c’è il malinteso modo di fare ricambio d’aria. Infatti per rinnovare l’aria in una stanza bastano pochi minuti, eccedendo si raffreddano anche i mobili, le pareti ed il pavimento che costituiscono delle riserve termiche ed invece diverranno dei corpi freddi da riscaldare a loro volta.
Insomma alcuni comportamenti apparentemente normali rappresentano sprechi evitabili che impattano sulla collettività oltre che sul proprio portafoglio.
A rischio di annoiare devo ricordare che per qualche anno ancora occorrerà avere un atteggiamento mentale orientato a questi tempi difficili, (ne parlo qui) ed in particolare occorre agire anche con il senso del valore delle cose.
Quindi, per favore, meno sprechi. Resilienza è anche questo.