Gli alberi del BookCrossing

Un piccolo progetto per recuperare i tronchi degli alberi, soprattutto dei platani, tagliati per motivi di sicurezza nelle aree dei parchi e del centro storico di Orvieto trasformandorli in piccole librerie e punti di scambio bookcrossing.

Non si parte da zero, anzi si parte con un periodo di sperimentazione e prova fatta attraverso l’attivazione di una piattaforma locale di Bookcrossing e Booksharing, dell’attivazione di aree di distribuzione tra le quali proprio gli alberi tagliati, i magnifici platani dei quali non restano che i monconi. L’idea è quella evitare che le aree verdi possano diventare soltanto altri parcheggi.

Albero del Bookcrossing XXIX Marzo

In termini di costi la cosa è poco impegnativa: si deve semplicemente proteggere la parte superiore dei monconi con una spessa superfice di vetro di sicurezza o plexyglass ampia a sufficenza ad impedire che la pioggia arrivi alla superficie a cui è collegata da separatori per lasciare alcuni centimetri in modo da poterci infilare libri e mani.

Nella foto l’Albero del Bookcrossing di piazza XXIX Marzo in Orvieto.

Una piccola targhetta che individua il nome dell’albero del bookcrossing presso il quale si depositano o prelevano i libri, inoltre le istruzioni per l’utilizzo della piattaforma bookcrossing.com attraverso cui seguire la storia dei singoli volumi liberati qui in città o che dalla città sono partiti ed andati lontano.

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