Codemotion 2021

Codemotion è la piattaforma comunitaria che da sempre supporta gli sviluppatori mettendo in relazione tra loro professionisti IT, community tech e aziende. Fondata nel 2013 da Chiara Russo e Mara Marzocchi, oggi è una scale-up con più di 50 dipendenti in 4 Paesi (Italia, Spagna, Olanda e Germania) impegnata nella costruzione di una tech community internazionale che orchestra opportunità di crescita, formazione e sviluppo professionale e veicola contenuti di qualità sulle ultime tendenze tecnologiche per i professionisti del settore.

In questi giorni community ha organizzato Codemotion Tech Conference, la conferenza tecnica multitrack fatta da sviluppatori per sviluppatori con ben 3 giorni di Tech talk, keynote, attività hands-on, case study sulle più recenti tecnologie.

Purtroppo non si può seguire tutto e tutto insieme quindi mi sono focalizzato sulla parte backend (Bravo Liran Tal) e sulle tecnologie emergenti. Bella iniziativa, bravi gli organizzatori.

Arriva Java JDK 16

Annunciata da pochissimo da Oracle è già scaricabile è arrivato il nuovo aggiornamento di Java.

Le novità sono tante, acune interessano gli sviluppatori altre invece colpiranno sicuramente la fantasia degli investitori e degli architetti di sistema. da questo punto di vista quella che a me pare più di rottura dello status quo e l’aver incluso Graal virtual machine Enterprise a titolo gratuito. Nei prossimi giorni inoltre sarà presentato anche Spring 2021, spring è un framework diffusissimo al punto di avere quasi la metà del mercato delle applicazioni web basate su Java. Insomma ci saranno dei cambiamenti Ed in più di qualche caso anche qualche stravolgimento di progetti.

I miei rispetti

La testa del toro

SI FA PRESTO A DIRE “A”

Chiunque lavori nel digitale ha a che fare con uno più linguaggi programmazione, di scripting o comunque usa comandi da terminale con il suo corollario di simboli rappresentativi. Ed il linguaggio è qualcosa di antico che avrebbe conosciuto e compreso perché difficilmente si sarebbe potuto mai costruire una società avanzare nella ricerca senza questo potentissimo strumento di relazione e di interfaccia tra esseri umani, ed oggi tra esseri umani e macchine.

Partiamo dall’A B C anzi proprio dalla prima lettera dell’alfabeto e ripercorriamone la fantastica storia.

“Forse non ci pensiamo, ma ogni volta che pronunciamo o scriviamo “A”, siamo depositari di una memoria di qualche migliaio di anni. La testa del toro è uno dei segni più antichi, se ne trovano molti nella preistoria. Il valore di questo animale era enorme: gli Egizi e gli altri popoli dell’antichità lo inclusero nel loro universo simbolico tra le cose più importanti. Quando il pittogrammi antichi assunsero un valore fonetico cominciò la storia degli alfabeti, in cui segni rappresentano suoni.

La grande rivoluzione del passato fu operata dai Fenici che riuscirono a creare un alfabeto di sole 22 lettere e che fu la madre di tutte le scritture occidentali e medio orientali. La prima lettera dell’alfabeto fenicio si chiama ALEPH e rappresenta appunto la testa di un toro stilizzata. In quella straordinaria scrittura c’è l’origine dell’alfabeto romano, dell’ebraico, del cirillico, dell’arabo e di tutte le scritture e le culture sviluppatesi nel Mediterraneo. Aleph diventa Alpha per i Greci (che per primi scrivono da sinistra a destra) e Elif per gli arabi (che invece si mantengono fedeli alla tradizionale scrittura sinistrorsa). Gli ebrei mantengono più fedeli alla storia conservando l’aracaico Aleph, carico di significati simbolici.

Una piccola curiosità: Si dice che la Aleph dei fenici fosse una a maiuscola che i romani hanno “raddrizzato”. La maestosa A maiuscola dei caratteri lapidari romani è certo un perfezionamento dell’alpha dei greci, resa imponente se scolpita nel travertino. Ma la scrittura Carolina (quella che inventò la differenza tra maiuscolo e minuscolo) nella sua a minuscola mantiene una perfetta corrispondenza con l’Aleph originario. La storia nasconde ma non perde.” (Via Simboli)