Soltanto poche ore fa ci ha lasciato Folco Quilici, uno dei più grandi documentaristi ed ambientalisti antelitteram del nostro paese.
Da ragazzo avevo collezionato la raccolta “Gli oceani” di Cousteau e “Sesto continente” proprio di Quilici ed hanno fatto parte importante del mio bagaglio culturale personale.
Viveva qui a Ficulle nel circondario di Orvieto e qui ci ha lasciato, testimone di un’epoca lontana in cui le tematiche ambientali erano elitarie e non fondamentali come oggi in cui per Sesto continente ci si riferisce non più all’oceano Ma secondo la definizione di Charles Moore a quell’Isolotto di 2500 chilometri di diametro fatto di rifiuti che galleggiano tra il Giappone e le Hawaii. Da appassionato dell’ambiente non posso quindi che ricordarlo ripensando a quei momenti dell’infanzia in cui nel tempo libero d’inverno a casa in mancanza di internet e persino di televisione viaggiavo con la mente leggendo gli scritti appassionati che raccontavano dell’azzurro oceanico eh delle profondità misteriose degli abissi sottostanti. A lui questo breve ricordo per un grazie, dal profondo.