Malattie rare ed IA

Si dice rara una patologia che non colpisce più dello 0.05%, quindi 5 casi su 10mila persone. In Italia, sono oltre due milioni, e il 70% è in età pediatrica, le persone colpite da queste malattie genetiche che si stima possano variare tra le 6 mila e le 8 mila. Molto spesso sono di tipo ereditario, possono essere diagnosticate nell’infanzia, ma molte hanno una lenta evoluzione e quindi la diagnosi avviene in presenza ormai di un danno multiorgano. Infatti, le malattie rare interessano tutte le diverse discipline, ma le competenze specifiche sono fondamentali nella gestione (diagnosi e assistenza clinica) di questi pazienti.

In questo ambito probabilmente l’intervento della capacità di superare le singole specializzazioni e connettere esperienze diverse e lontane nello spazio del tempo in special modo attraverso le intelligenze artificiali potrà probabilmente sostenere la ricerca ed incrementarne la capacità di raggiungere risultati non più di base ma attuativi, insomma sene potranno applicare i risultati.

Oggi è la giornata mondiale dedicata a queste malattie rare e sarà un privilegio poterne vedere la scomparsa. Ne parleremo durante la prossima edizione di #CloudCity.

La salute vien mangiando

La nostra salute dipende soprattutto da ciò che mangiamo. E ciò che mangiamo proviene soprattutto dai semi. Purtroppo un male inteso miglioramento genetico ha causato un appiattimento ed una standardizzazione dannosa, opposta alla biodiversità. L’agricoltura del futuro dovrà ritornare ai miscugli di semi, recuperando le varietà antiche.

Il futuro verrà dall’esperienza antica.

Questo ci potrà preservare dalle avversità climatiche e ambientali e toglierà il monopolio alle industrie chimiche e sementiere che ci stanno abituando a sempre meno varietà orticole con incremento delle intolleranze alimentari.

Se vi va di approfondire seguite e commentate il prof. Ceccarelli in questo magnifico intervento.