Siamo chiamati ad un referendum per approvare una controriforma, una retrocessione del controllo democratico ed un accentramento oligarchico del potere su questioni formidabili quali le decisioni sugli impianti energetici (inceneritori inclusi), sulle nomine nella Corte Costituzionale, sul potere di dissoluzione e scioglimento del Parlamento che passerebbe al Governo e sulla deliberazione dello stato di guerra.
A questo proposito vorrei ricordarvi che la situazione nel mondo non è delle più pacifiche e da un po di tempo per il famoso Doomsday Clock degli scienziati atomici siamo a 3 minuti dalla mezzanotte nucleare, una crisi simile era, per capirci, la baia dei porci.
Per me è inaccettabile in tempi come questi andare avanti a botte di maggioranza, senza condividere nulla con la maggioranza delle persone che desiderano solo poter nuovamente sperare nel futuro. Invece si cerca, con questa mossa, di mantenere e perpetuare potere che in tempi come questi è davvero un rischio, soprattutto considerata la qualità etica di chi oggi occupa gli scranni più alti, (immeritatamente, e facendo le scarpe agli amici.
Anche per questo voto no, piuttosto che un cambiamento in peggio sono per l’opzione zero, ferma tutto, sgombra il campo e si aspetta un parlamento legittimato ed un governo eletto tra chi ha nel programma tali modifiche. Per ora stop, per dirla alla 5 stelle #IoDICONO.
E al referendum votate ed invitate a votare no. Gli argomenti non mancano e se volete li trovate nel confronto pubblico, un comizio vecchio genere in una piazza gremita nonostante il gelo e l’assenza di nomi di richiamo, del M5S cittadino, una piazza in cui siamo rimasti tutti fino alla fine ed a differenza delle leopolde non rideva nessuno, l’argomento è davvero serio.