Andiamo avanti con una proposta nata nel portale dell’attivismo regionale e rilanciata anche sul blog cittadino dalla nostra portavoce a fine 2017. Occorre una prospettiva di rete per affinità elettive, per vicinanza di scopi sociali ed a fronte di progetti specifici che possano fare da ponte e collante. La proposta pare che stia riscuotendo interesse e di questo ne sono molto, ma molto contento. Qui sotto il sunto dell’intervento:
«E’ sicuramente la città del Festival dei Due Mondi, Spoleto, uno dei primi punti di riferimento con cui accordarsi per recuperare il patrimonio culturale orvietano. Mentre la loto politica mostra la corda, il suo limite, nel rendere vivo e di valore ad esempio la “Fondazione per la conservazione ed il restauro dei beni librari” così come Orvieto è incapace del rilancio del Centro Studi Gianni Rodari. Realtà che potrebbero e dovrebbero veicolare l’interesse filantropico e l’investimento pubblico in funzione di risultati duraturi anzi permanenti e che invece sono quasi dismessi. L’intervento possibile è nella progettualità europea ed il punto di riferimento è la salvaguardia della letteratura dell’infanzia. Nelle prossime settimane proporremo una proposta progettuale ai portavoce sul territorio in tal senso per rilanciare entrambi gli asset culturali e per creare un nuovo circuito che faccia rivivere e valorizzi le storie scritte per i nostri ragazzi e per i più piccini in quest’epoca di comunicazione immateriale che diventa immediatamente obsoleta. Quale miglior risposta alla mancanza di politiche culturali e per l’infanzia che ripartire dalle basi?» Silvio Torre, Orvieto
Silvio Torre
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