La situazione di una città…

La situazione di una città può essere davvero brutta: dissesto economico sostanziale, cattiva gestione della parte formale, mancanza di visione politica e della doverosa tensione morale. Una opposizione che si ancora a rimpianti del passato o peggio ad attacchi personali. Un sindaco od un’amministrazione lesti a scaricare le responsabilità di volta in volta su collaboratori, cittadini, governo centrale o la regione matrigna. Una maggioranza tesa ad interessi e nomine, e nei sui estremi pronta al dividere rifiutando l’unire. E poi le infiltrazioni, il malaffare, la disonestà intellettuale del responsabile che dichiara una linea d’azione ma che non è conseguente nei suoi atti concreti, organizza incontri e presenzialismo promettendo di tutto e mantenendo solo ciò che gli conviene. E poi su tutto la strategia degli opossum, quella che consiste nell’immobilizzarsi assieme alla città, di incamerare e trattenere le risorse per liberarle solo poco prima delle successive elezioni e peggio quella della finta partecipazione con costosi impegni pubblici le cui risultanze non saranno mai fatte pesare sulla bilancia decisionale contribuendo a quel distacco dalla cosa pubblica che è uno dei mali che affligge la nostra nazione e la nostra regione. Ecco io di questo sono stanco ed amareggiato, e credo che i cittadini ne abbiano abbastanza, abbastanza di vedere chiudere il negozio, di vedere che le acque pubbliche vengono cedute a prezzi irrisori o gratis ai privati mentre aumentano le bollette a dismisura, stanchi di sentirsi incolpare per la fila al Cup, per la droga pesante ai figli tredicenni, per l’incidente sul lavoro fatto per la comunità.

Un’Amministrazione è in prima linea per prevenire i problemi e dare delle prospettive di sviluppo e vita ad una comunità ed un territorio. Rispetto a quello che c’è oggi a disposizione è davvero un’altra cosa.

#AbolirEquitalia

Lucia Vergaglia

Come MoVimento 5 Stelle abbiamo intrapreso una vera e propria campagna contro quella gigantesca macchina schiacciadiritti che è rappresentata da Equitalia.

Un ciclope, un gigante con un occhio solo puntato verso i cittadini comuni mentre è cieca verso le malefatte dei grandi capitali, della finanza degli swap e soprattutto è cieca verso le persone di potere. Forse avrete sentito di inchieste che incastrano ricchi evasori, di giudici che li perseguiscono e di qualche blitz della finanza (*) contro di questi, ma certamente non avrete mai sentito di un ricco industriale inserito nel mondo dei media o della politica preoccupato da una cartella di Equitalia, interessato dal pignoramento della sua prima casa o dal blocco dei suoi conti voluto da quest’agenzia.

No questo trattamento è quasi un premio esclusivo dei cittadini “comuni”.

Nel nostro piccolo abbiamo portato avanti alcune iniziative locali contro Equitalia [Link] e, soprattutto, per riportare “intra…

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I pentastellati

Ancora non gli è chiaro come chiamarci, se grillini, pentastellati o quelli del MoVimento.

Grillini, Pentastellati o quelli del MoVimento?

Ancora sembriamo degli outsider, dei casi strani non identificabili con i volti noti della politica locale, sulle cui storie personali la cosa più scandalosa che si riesce a trovare è una multa pagata in ritardo od una vecchia pagella con un rimando in geografia.

Non si parla più di “AntiPolitica”, questo termine è quasi scomparso…

Però le cose cambiano, l’antipolitica è quasi scomparsa da titoli e testi di stampa e con lei la stupida posizione di definire i cittadini “dilettanti allo sbaraglio”. E c’è di più, sanno che le cose cambieranno ancora, sanno che stavolta #VinciamoNoi non è solo un augurio od uno slogan, è semplicemente il trailer di come andranno le elezioni.

Elezioni in vista

E’ stato un periodo davvero straordinario in cui la confusione tra gli attivisti M5S e gli infiltrati prezzolati dai partiti ha avuto momenti tragicomici. Alcune anime pure, mosse da spirito di partecipazione e volontà di una sorte di pace universale, hanno dimenticato i principii del Non Statuto e tentato di fare da comitato di garanti e da tavolo di mediazione tra i meetup in conflitto.

Noi di Orvieto5Stelle abbiamo invece piena fiducia nel sistema “diretto” del MoVimento ed abbiamo rifiutato di prender parte a simili pantomime, tipiche dei partiti di vecchio stampo.

Il risultato, per noi scontato, è stato che i cosiddetti mediatori sono stati strumentalizzati dagli infiltrati per far leva sui territori ancora puliti. Spiacente, l’avevamo detto, alla prossima riunione Umbra lo ribadirò pubblicamente. Una cosa sono i partiti, un’altra il MoVimento, punto.

orvieto-5-stelle-trasparentIntanto ad Orvieto il meetup Orvieto5Stelle, di cui ho l’onore d’essere l’attuale organizer, ha richiesto la certificazione per la lista civica proprio mentre il gruppo d’infiltrati locali gettava la spugna, ammetteva d’essere contro il M5S e dava vita ad una formazione loro. Naturalmente ancora continuando, ipocritamente, a nascondersi dietro pagine sociali e siti contenenti i riferimenti al MoVimento.

Adesso c’è la chiamata alle armi per il sostegno alle europee ci ricorda che la partita è più grande dei singoli meetup e territori.

Le attività sui territori stanno cominciando in questi giorni con il tour “NonCiFermate” e con i nostri parlamentari bloccati fuori dal Parlamento dalla scelta della Boldrini di procedere con le ingiuste sanzioni. Il prossimo incontro nella nostra regione sarà l’otto aprile, a Perugia, con il MeetUp 53 a far da padrone di casa dopo la recente certificazione della lista.

in pratica le elezioni sono in vista, se teniamo i nervi saldi #VinciamoNoi