Pioveva, il vento batteva le gocce sui vetri della scuola dove fino a poche ore prima una Fiumana di gente percorso per far sentire la propria voce con un voto che avrebbe cambiato per anni questa nostra Nazione.
Lo spoglio era tutto un alternarsi di chiamate per i candidati del movimento con quelli della destra e della sinistra. Fuori, vicino a noi, i giovanissimi rappresentanti di una formazione dalla connotazione più estrema scuotevano la testa per la delusione di non raggiungere neanche un risultato minimo nonostante l’evidente e rispettabile impegno sul territorio e nel sostegno alle famiglie più bisognose.
Nel frattempo ore passavano e lo scrutinio procedeva con una lentezza esasperante anche per colpa delle nuove normative fatte apposta per rendere incapaci di dichiarare la mattina seguente il risultato finale.
A distanza verso l’ingresso c’erano impiegati e personale di guardia che Seguivano sul piccolo schermo la maratona di Enrico Mentana che cominciava a dare notizie molto confortanti sul risultato della forza politica che sosteniamo. Alcuni interventi sono stati necessari nel frattempo per evitare che andassero persi non solo i nostri voti ma anche che venisse con onestà intellettuale mantenuto lo stesso identico contegno nel riconoscere la volontà degli elettori anche quando una mano tremante e meno precisa spostasse la croce leggermente fuori asse nel vuoto ad esempio della coalizione di destra per la quale non erano presenti che presentanti di lista. Alla fine le firme sui documenti e poi proprio come diceva Ligabue in quella sua ballata dal titolo “Certe notti”.
“Certe notti coi bar che son chiusi al primo autogrill c’è chi festeggerà.”
In una notte dove abbiamo voluto essere presenti e fare la nostra parte noi abbiamo festeggiato con caffè e cornetti oppure con il cappuccino assieme a chi in quel momento stava andando al lavoro nelle strade per tutti noi. E siamo contenti così.
A proposito siamo il primo partito.